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L'Arte Bianca

Documenti storici

Ad oltre 150 anni dalla sua fondazione, la ditta Paolo Atti & Figli apre un nuovo capitolo della storia di Bologna, perchè di storia della nostra città si tratta e per rendersene conto basta dare uno sguardo all`album di famiglia, vecchie e care fotografie del bel tempo che fu, dal potere evocativo, che conferiscono una diversa dimensione ed un significato più profondo alle cose di oggi. Antiche immagini di Paolo Atti, il fondatore, arrivato in città dalla campagna con nelle sue mani il bene più prezioso: il proprio mestiere. E così da fornaio diventa manager, da socio di Enrico Zambelli in uno dei negozi più antichi in via Caprarie, diviene proprietario della sua prima grande "officina" del pane, il "Forno Piemontese" di via Drapperie 6. Il palazzo, da lui costruito ai primi del novecento in via Caprarie nell`area dove un tempo sorgeva "S.Maria del Carrobbio", riporta il suo stemma: spighe di grano raccolte in un mazzo con le iniziali P e A.
Ma la sua vena imprenditoriale non si era fermata lì. Aveva anche aperto tredici panetterie a Bologna, Firenze, Montecatini e perfino un grosso pastificio a Casalecchio. In pochi anni si era costruito una solida posizione ed entrato di diritto tra le "famiglie che contano".
Alla sua morte, avvenuta nel 1910, la figlia Margherita, ereditata la passione paterna, affianca il fratello Armando nella conduzione dell`azienda, rimasta poi sola ed in tempi particolarmente difficili per gli imprenditori, detve ridimensionare l`attività salvando i forni di via Drapperie e Caprarie.
Presto Margherita Atti fu affiancata dalla figlia Paola Fabbri Silvi ed insieme queste due donne coraggiose, animate da una grande passione per il loro lavoro, condussero l`azienda nei difficili anni della seconda guerra mondiale e del primo dopoguerra.

Con la ripresa economica generale l`attività della ditta rifiorì e nel 1956 la figlia di Paolo, Anna Maria Silvi, sposava Romano Bonaga, attuale presidente dei panificatori, che entrava a tempo pieno nell`impresa, portando preziose esperienze in campo commerciale che davano una svolta decisiva all`azienda, sempre però dettata dalla passione per quel simbolo dei profondi valori umani e cristiani che è il pane.
E il negozio di via Caprarie ne è un valido esempio: non più solo pastificio. non più solo panetteria e pasticceria, ma ora anche gastronomia. Così tra i profumi di una volta del tipico e fragrante pane bolognese di pasta dura, confezionato in mille modi: crocette, montasù, mustafà e garofani, vi sono croccanti rosette, dorate ciabatte e biove torinesi, tanti tipi di pasta, fresca, secca e ripiena, tagliatelle di ogni dimensione ed i famosi tortellini.
Nel 1992, Paolo, conseguita la laurea in economia, e dopo vari stages presso alcuni bravissimi colleghi più esperti e la consulenza del Maestro Giorilli, trasporta la lavorazione dal seminterrato al piano rialzato, a vista dal negozio di via Caprarie, e rinnova tutte le attrezzature.
Così il regno del pane si è aperto ai tesori gastronomici: un segno di continuità nel tempo del "saper vivere" bolognese, ma la storia non finisce qui: Ad Anna Maria e Romano si affiancano i figli Rita, Chiara, Paolo e Francesco e e la dinastia "Atti" continua.